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Alfio Borghese

GIORNALISTA E CRITICO D'ARTE

Il geometrismo ispirato non tanto all’omaggio al quadrato” di Josef Albers, realizzato con la spatola e il colore versato dal tubetto, incentrato su luce e colore, quanto meglio con riferimenti alla “Composizione Astratta” di Auguste Herbin, con semplici figure geometriche dai colori puri stesi con grandi pennellate piatte, oltre che alle grafiche di Max Bill. La pulizia delle sue opere, i grandi volumi plastici, la ricerca di colori puri, la fantasia nella continua ricerca di volumi irreale che rispettano in qualche modo la realtà: sono queste le principali caratteristiche dei lavori di Enrico Roberti, alla sua prima esposizione pubblica, soltanto per timidezza, ma con un curriculum dedicato all’arte in tutte le sue forme, dalla pittura alla fotografia, dalla grafica al video, alla televisione e al cinema, cercando sempre di raggiugere la perfezione. Un artista completo e poliedrico, dal grande gusto estetico, che si diverte a giocare con le deformazioni degli elementi ma che, grazie alla forza del disegno, riesce a mantenere equilibri stabili curando comunque tutti i dettagli. Nelle sue opere appare evidente la sua passione per l’architettura, per il design, per il senso del moderno e del progresso, alla continua ricerca di novità, valendosi delle sue competenze in informatica e tecnologia. Da qui il titolo della mostra: “ARCHITETTURA simmetrica dell’ordine morale” a voler significare il bisogno di dare una collocazione ad ogni cosa nel mondo, ad evitare disordine e improvvisazione per tendere ad una continua ricerca nel raggiugere la perfezione attraverso la cura maniacale dei dettagli e dei particolari. Una pittura che si rifà alla tradizione geometrica anche della seconda metà del novecento ma che trasforma la produzione classica in una spettacolare esibizione di linee e di colori.

Alfio Borghese 

Giornalista e cridico d'Arte

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